(it-es) Le CTPAD-Facción Anticivilizadora rivendicano due attacchi esplosivi in Messico

comunicato delle Células Terroristas Por el Ataque Directo – Facción Anticivilizadora

 dalla traduzione in inglese: http://waronsociety.noblogs.org/?p=1869

trad. in italiano: cenere@inventati-org

Settembre 2011. Città del Messico

Il sistema si dedica a prendersi gioco di tutti gli aspiranti rivoluzionari e ribelli. E’ un trucco cosi astuto che, se è stato pianificato consapevolmente, dovrebbe essere ammirato almeno per la sua matematica eleganza.”

Prima di tutto vogliamo iniziare a chiarire qualcosa che crediamo sia di massima importanza. Per cominciare non siamo un gruppo formale e organizzato, né vogliamo definirci anarchici, vegani, ambientalisti, nichilisti, primitivisti, o qualche altro ismo, visto che così facendo si cadrebbe nel riduzionismo, nell’”attacco” o nella fantasiosa credenza che “attacchiamo il nemico”, ma noi vogliamo attenzionare solo una ridotta parte del problema, e quindi vogliamo solo soddisfare le nostre necessità psicosociali-emozionali (come fanno ampiamente quelli di sinistra), cadendo infatti nel gioco irrazionale del sistema e nel credere che noi siamo contro di esso, quando la realtà è piuttosto diversa e tutto ciò che potremmo fare è fortificare i valori del sistema industriale tecnologico (ITS). Ma forse qualcuno potrebbe dire “ma l’azione diretta è riduzionista se si attacca solo una piccola parte del problema e quindi non lo si attacca tutto.” La nostra risposta a ciò è, ovviamente, che le azioni sono molto riduzioniste, per esempio : alcuni individui attaccano un centro di ricerca biotecnologico; nel realizzare questa azione si concentrano solo su un piccolo centro e quindi non fermano o cambiano qualcosa, forse solo momentaneamente il centro sarà attaccato ma nient’altro, gli altri laboratori continueranno a lavorare come sempre, forse con più cautela e più alte misure di sicurezza. Neanche un grande numero di individui sparsi in tutto il mondo concordi nell’attacco contro tutti i laboratori biotecnologici arriverebbe ad un reale cambiamento visto che il sistema industriale-tecnologico e tutti quelli che lo sostengono cercherebbero un modo per tenerlo vivo senza la necessità di usare la biotecnologia come ricorso all’artificializzazione (ricordiamo che ora ci sono infiniti modi tecnologici per artificializzare la natura). Infatti crediamo che le azioni siano ovviamente riduzioniste in un certo modo visto che esse si focalizzano solo su un piccolo fattore del sistema; ciò che non crediamo sarebbero riduzioniste sono le cause o gli argomenti usati per difendere l’azione, dunque, ripresentiamo lo stesso esempio fatto prima, alcuni sarebbero capaci di sostenere che l’azione realizzata contro la biotecnologia è dannosa per la “salute” umana (qualunque cosa essa sia) e perché essa minaccia la vita degli animali ed è al servizio dei “potenti” con milioni di pesos, dollari o euro – questo argomento cadrebbe nel riduzionismo e irrazionalismo di due questioni molto ben radicate nella società visto che essi si concentrano solo su degli aspetti molto ridotti, come lo è la “salute”, un’idea molto deteriorata nelle società industriali visto che specifica solo una “salute” individuale e fisica, dimenticando quella psicologica e neurale, e la “salute” dell’ambiente dove ci sviluppiamo e nessuno può vivere completamente in salute in un ambiente malato (ambiente artificiale). Visto che essa minaccia la vita animale – qui si cadrebbe nell’irrazionalismo perché inconsciamente si metterebbero le emozioni prima della ragione, visto che si esalterebbe questa paura della morte molto ben radicata nelle società civilizzate, quando l’unica cosa per cui serve la morte è l’imminente processo di autoregolazione; e come per quest’ultimo, del favorire economicamente alcuni – questo è il più serio problema del riduzionismo che quelli di sinistra hanno nel fare del capitalismo il principale e unico problema rispetto a tutti i mali e nel credere che la collettivizzazione dei mezzi di produzione condurrebbe ad una vita più confortevole, dimenticando il vero problema che è il sistema industriale-tecnologico. Attaccare ciò (il sistema industriale-tecnologico) o il fare discorsi contro di esso è effettivamente ciò che non crediamo sia riduzionista visto che oggi il sistema industriale-tecnologico e la civilizzazzione siano ovunque, e quindi consideriamo queste come agenti primari dell’artificializzazione dei sistemi non artificiali dell’autoregolazione e del dominio di individualità potenzialmente libere. Ma perché ci concentriamo su queste due e lasciamo da parte il capitalismo, questioni di uguaglianza di genere, diritti delle minoranze e aspetti simili? Non sarebbe anche questo cadere nel riduzionismo? Rispondiamo alla prima domanda.

 

Il sistema industriale-tecnologico e la civilizzazione hanno creato (involontariamente e inconsciamente) un effetto fasullo per tutti gli attivisti e i radicali che vogliono andare contro i valori del sistema, mediando gli individui e facendogli credere che essi si oppongano a qualcosa, quando l’unica cosa che fanno è riaffermare i valori della civilizzazione e soddisfare i propri bisogni psicologici – per esempio i vegani che sono a favore della liberazione animale, molti di loro sono persone dentro il “movimento” solo per soddisfare i loro bisogni psico-affettivi (sentimento di inferiorità) rispondendo solo a questioni emozionali cosicché è comune che quando chiedi ad una persona connessa alla liberazione animale perché realizza delle azioni a favore della sua causa, ti dice: “perché gli animali sono nostri amici”, “anche gli animali hanno sentimenti”, “nulla giustifica la morte di un animale” e motivi di questo tipo, ma usa sola giustificazioni irrazionali (sentimentalismo in questo caso) come l’idea che gli animali sono nostri amici (non importa ciò che fanno), quando nemmeno gli individui all’interno della stessa specie si associano in questo modo con altri fuori dal loro gruppo, causando in molti casi delle aggressioni fisiche e anche morti per difendere i propri interessi (cibo, rifugio, territorio, ecc), quindi credere che gli animali siano nostri amici è irrazionale esaltando i sentimenti di affetto (amicizia) conosciuti come empatia; direbbero che se uno di noi fosse nella natura e affrontasse un animale carnivoro e aggressivo, questo ci lascerebbe in pace perché “è nostro amico” – illogico, no? Ciò accade come in altri movimenti alternativi, meglio chiamati di sinistra (femminismo, classismo, ambientalismo, anarchismo, comunismo, primitivismo, ecc) che cercano solo di eliminare un piccolo aspetto del problema, cosicché se le femministe (o qualsiasi altro gruppo di sinistra) raggiungono l’obiettivo il sistema rimarrà comunque in piedi visto che sa come assimilare la piccola “frattura”. Terrà le donne dentro ai suoi valori, cosicché ciò accada come per gli uomini, e l’artificializzazione andrà più veloce (qualcosa che il sistema ha già raggiunto); se i mezzi di produzioni sono colletivizzati e il capitalismo non esiste, ciò non importa molto per la civilizzazione visto che il progresso tecnologico continuerebbe nella sua corsa senza il bisogno di utilizzare un simbolo come il denaro come tramite, e il processo di artificializzazione della natura selvaggia continuerebbe la sua corsa.

 

Questi sono solo piccoli esempi per illustrare un po’ meglio la tendenza contro la civilizzazione e lo sviluppo del sistema industriale-tecnologico, ed è su queste due che ci focalizziamo e sul loro contesto di continua ricerca; e no, non crediamo che solamente l’attacco a questi due aspetti sia riduzionista visto che la civilizzazione è ciò che ha dato su larga scala (animale e naturale) il dominio, così ha artificializzato tutto nel suo percorso, e il suo fine è stato e sarà lo sviluppo di tecnologie e industrializzazione, negando l’autoconservazione di potenziali individualità libere e impedendo lo sviluppo delle loro potenzialità. Ecco perché crediamo che l’attacco al sistema tecno-industriale e alla civilizzazione stessa non sia riduzionista visto che esso è onnipotente e oggi lo si trova in molti settori (cibo, rifugio, relazioni sociali, ecc) e che l’attacco alla civilizzazione sia l’attacco alla totalità. Per questi e altri motivi ci opponiamo alla civilizzazione, ma non abbiamo semplicemente delle idee anticivilizzatrici ben radicate in noi; per noi le teorie sono rimaste al passato, ma noi continuiamo ad essere in linea con alcune posizioni pratiche espresse da alcune teorie; siamo individualisti e misantropi, disprezziamo i movimenti di massa e gli umani che impediscono il nostro libero sviluppo e limitano le nostre potenzialità come quelli che artificializzano la natura selvaggia; noi autonomi individui che aspiriamo alla natura ci siamo resi conto che il problema reale che ci affligge oggi è la civilizzazione e il progresso del sistema tecnologico-industriale.

 

Tramite questo comunicato noi Células Terroristas Por el Ataque Directo – Facción Anticivilizadora (CTPAD) rivendichiamo vari attacchi esplosivi contro organizzazioni governative e organizzazioni di ricerca responsabili del mantenimento o del supporto al sistema tecnologico-industriale, decidendo di attaccare direttamente questi responsabili, utilizzando ogni mezzo a nostra disposizione. Le CTPAD sono operative a Città del Messico a partire dallo scorso anno con alcune piccole azioni e altre un po’ più “grandi”. Abbiamo deciso di rimanere anonimi per diversi motivi che esporremo un po’ in seguito, ma tramite questo comunicato vogliamo solo rivendicare due attentati, in modo che precisamente il governo di Città del Messico e il sistema tecnologico-industriale sappiano che l’impeto delle individualità radicali che si oppongono al sistema tecnologico e alla civilizzazione non è un mero caso e che le “Individualidades tendiendo a lo salvaje” non sono le uniche che commettono attacchi diretti contro i responsabili dell’artificializzazione (parlando di individualità che si oppongono alla civilizzazione e al sistema tecnologico-industriale all’interno del territorio messicano).

 

Rivendichiamo la collocazione di un ordigno esplosivo nella facciata del INE (Istituto Nazionale Ecologico) situato in periferia al confine tra i distretti di Tlalpan e Coyoacan, azione che abbiamo realizzato all’inizio dell’aprile di quest’anno. Perché abbiamo realizzato questa azione? Ci sono molti motivi ma noi offriremo i nostri.

 

L’INE è un dipartimento del governo di Città del Messico operante (insieme ad altri dipartimenti, centri di ricerca e università, SEMARNART, INIFAN, SAGARPA, Monterrey Tec, ecc) nell’artificializzazione del sistema naturale tramite l’utilizzo di biotecnologie come pretesto per un “nuovo e felice” (ma noi diremmo edonista) mondo. Questo dipartimento ha i permessi necessari per la sperimentazione e/o lo sviluppo di prodotti geneticamente modificati – un esempio è il mais OGM prodotto in Messico.

 

Un altro motivo per attaccare questa istituzione è perché INE promuove l’uso di energie rinnovabili, chiamate “verdi” da quelli di sinistra che vedono favorevolmente tutti questi modi di continuare a mantenere lo sviluppo della civilizzazione e il progresso tecno-industriale e sono felici di accettare (consciamente o inconsciamente, razionalmente o irrazionalmente) questi metodi “alternativi” di cosiddette energie “verdi” eoliche e solari, rimanendo nel mero riduzionismo di pensare che ciò sarà “amico dell’ambiente” senza pensare cosa comporta tutto ciò, in merito offriamo solo un esempio. Molti “rivoluzionari” credono che se al posto della benzina (che non è altro che un derivato del petrolio) per rifornire un automobile, venissero usate energie elettriche o solari sarebbe molto meglio visto che si ridurrebbero i gas che causano l’effetto serra e ciò ridurrebbe il riscaldamento globale, ma quanti di questi rivoluzionari hanno smesso di pensare da dove vengono i componenti delle automobili? (o qualsiasi altro componente implementato dal sistema tecno-industriale) Ovvio! Dal dominio di ciò che chiamano risorse naturali (che non sono altro che sistemi di autoregolazione non artificiale), lo sfruttamento di miniere, l’eliminazione di immense foreste per poter costruire strade e/o zone urbane cosicché le auto “amiche dell’ambiente” possano viaggiare, e a causa dell’incremento della produzione di combustibili fossili per potere alimentare quelle automobili, la produzione di strumenti e componenti per le automobili, il mantenimento delle strade, la costruzione di spazi “ricreativi” e “abitabili” per quelli che risiedono e viaggiano attraverso i posti e un lungo eccetera, e dove ci conduce tutto ciò? Questo è il mantenimento del progresso e della civilizzazione. E’ per questo motivo (e ovviamente per tanti altri) che non stiamo nelle lotte riduzioniste e di sinistra di protezione della minoranza degli “sfruttati” (se qualcuno sa cosa differenzia l’uno dall’altro per favore ce lo dica, dato che in larga misura un lavoratore, una donna, una persona con diverse preferenze sessuali o di diversa razza partecipa attivamente al progresso della civilizzazione e del dominio, “sfruttando”, “discriminando”, e “svalutando” tutti quelli che credono siano inferiori in un modo assoluto, e per la maggior parte tutti questi individui “non protetti” fanno ciò in un modo che li soddisfi), facendosi martiri richiedendo e proclamando che anche loro hanno diritti.

 

Ad oggi c’è una grande campagna pubblicitaria lanciata in “favore dell’ambiente” e questa istituzione promuove ciò come se fosse qualche nuovo tipo di droga per tenere a bada chiunque abbia deficit mentali; per questo motivo abbiamo deciso di attaccarla, non solo perché inganna con queste pubblicità e microriforme, ma perché il suo unico e specifico obiettivo è di continuare lo sviluppo del sistema tecno-industriale e quindi mantenere tutto ciò che riguarda la civilizzazione (valori, istituzioni governative o non governative, dogmi, canoni, regole, ecc, ecc, dominio). Ma cosa c’è di male nelle energie rinnovabili se esse tutelano e proteggono l’ambiente? La risposta è un po’ più complessa di ciò che appare a prima vista, e ciò non perché “danno profitto al capitalismo assassino” (abbiamo detto prima che abbiamo lasciato da parte tutte le questioni inerenti al capitalismo), ma anche perché, come abbiamo detto prima, esse servono solo all’autoriparazione del sistema tecnologico, o se non fosse cosi, perché era da qualche decennio che il cambiamento climatico non interessava al sistema e adesso sì? Perché per alcuni decenni il cambiamento climatico non è stata una grande minaccia come ora e se ciò verrà portato a compimento, la civilizzazione potrebbe soffrire molto a causa del peggioramento climatico (prolungate siccità, deterioramento dei poli, piogge acide, fusioni nucleari, ecc) e forse l’imminente e inevitabile collasso della civilizzazione e non solo di essa ma anche di tutte le individualità che abitano il pianeta, quindi per questo motivo il sistema sta cercando di riparare ciò che esso stesso ha provocato e di evitare l’unica possibile causa del proprio collasso (visto che non crediamo che una rivoluzione porrebbe fine al sistema).

 

Rivendichiamo anche la collocazione di un falso ordigno alla IfaB (questa è un’istituzione che opera nella ricerca di prodotti farmaceutici e biofarmaceutici) situata in periferia. Abbiamo realizzato questa azione a dicembre, nello stesso giorno dell’inizio del COP 17 (summit climatico globale) a Cancún. In questa azione lasciammo un testo che spiegava le motivazioni (venne firmato dalle Células Terroristas Por el Ataque Directo ) e poi procedemmo alla segnalazione del posizionamento della bomba alla polizia.

 

Come abbiamo attaccato questa istituzione, possiamo anche attaccare qualunque altra organizzazione che promuove queste forme “alternative” di proseguimento nel mantenere il sistema attuale, così come i gruppi riformisti, di sinistra, GreenPeace, SEMARNART, Animal Naturalis, ecc, o quelli che artificializzano la natura coi mezzi della tecnologia.

 

Ma perché aspettare fino ad ora per fare un comunicato e rendere nota la nostra esistenza? Come abbiamo detto all’inizio, non ci definiamo anarchici o qualche altro ismo (sebbene abbiamo idee contrarie alla civilizzazione e al sistema industriale-tecnologico, abbiamo solo deciso ciò per delimitare ed estendere meglio le nostre posizioni), e per questo motivo non cerchiamo uno spazio di affinità dove possiamo rendere note le nostre azioni, abbiamo deciso di agire senza il bisogno di comunicare ciò che abbiamo fatto, inoltre se avessimo pubblicato queste azioni o comunicati su una pagina internet con la quale non c’è affinità, avremmo iniziato a relazionarci con le questioni con chi non abbiamo (e intendiamo non avere) nulla a che fare. Inoltre non vogliamo che le idee anticivilizzazione e quelle contro il sistema tecno-industriale diventino una “moda” o inizino a deteriorarsi come altre teorie hanno fatto, come sta succedendo con ciò che viene fatto passare adesso come anarchismo (per esempio), che annovera come anarchiche delle persone connesse alle idee anarchiche più radicate nei movimenti di sinistra come comunismo, femminismo, ambientalismo, veganesimo, primitivismo, pacifismo, ecc, ognuno dei quali col prefisso “anarco-”, fino alle tendenze più rivoluzionarie (qualunque cosa significhi, visto che non crediamo nelle rivoluzioni) come l’insurrezionalismo, individualismo, alcune posizioni nichiliste, ecc. E anche quelli che lottano per la dissoluzione delle classi usando la “consapevolezza degli sfruttati” come loro metodo possono essere definiti anarchici, o anarchici che lottano contro il sistema di dominazione con i mezzi dell’insurrezionalismo e tutto ciò che comporta (sabotaggi, espropri, attacchi, ecc), e sotto le circostanze che noi non vogliamo si presentino con le idee anticivilizzazione. Quindi cos’è che ci ha fatto cambiare idea? Ultimamente, abbiamo visto alcuni gruppi o individualità che hanno mostrato un atteggiamento di sincera affinità – e più che affinità, anche razionale e non riduzionista riguardo allo sviluppo delle idee anticivilizzazione – come può essere nel caso delle “Individualidades tendiendo a los salvaje” (per dare un esempio specifico nel territorio messicano, come anche in altre parti del mondo ci sono individualità che fanno una critica del sistema tecnologico, sebbene abbiamo notato come ancora alcuni abbiano coinvolto idee sociali e/o rivoluzionarie) che, in un breve lasso di tempo, si sono fatte notare con attacchi e critiche del sistema tecnologico, e ciò all’inizio ci ha fatto cambiare idea riguardo al rilascio dei comunicati – la conoscenza che ci siano altre individualità sinceramente critiche che non sono ingenue da farsi abbindolare dalle farse del sistema e quindi riescono a realizzare azioni contro il sistema tecnologico accompagnate da una critica vera del progresso di civilizzazione.

Vogliamo concludere ribadendo che non siamo anarchici, né rivoluzionari o potenziali rivoluzionari come l’ha messa Kaczinski (non crediamo nelle rivoluzioni, ma parlare di ciò allungherebbe ancora di più il nostro testo, inoltre crediamo che il tema delle “rivoluzioni” sia già presente in uno dei comunicati delle “Individualidades tendiendo a los salvaje” e noi siamo davvero vicini a queste posizioni, avendo solo delle piccole domande da porre in altri momenti), ma ciò non significa che rimarremo a braccia conserte o solo a fare gli intellettuali, visto che nel fare ciò cadremmo di nuovo nel gioco del sistema. Crediamo nell’azione diretta violenza come mezzo di attacco contro una piccola parte del problema (ne abbiamo parlato sopra), e quindi crediamo che la distruzione materiale sia necessaria visto che i centri di ricerca delle nuove tecnologie, i laboratori e le università sono posti dove vengono fatti i test e raccolte le informazioni, e senza questi spazi fisici i tecnologi e gli scienziati non avrebbero dove sviluppare nuove invenzioni, ed è necessario attaccare direttamente i responsabili dell’artificializzazione della natura visto che essi sono gli unici che hanno nelle loro teste le informazioni e le potenzialità affinché questa artificializzazione venga realizzata.

 

Infine non siamo spaventati dalle conseguenze che possono avere le nostre azioni, dalla distruzione di alcuni beni materiali alla morte di alcune persone; ancora più di questo, ci farebbe piacere sapere che come risultato delle nostre azioni muoiano alcuni tecnofili o individui responsabili dell’artificializzazione.

 

Fuoco al sistema industriale-tecnologico e alla civilizzazione.

Células Terroristas Por el Ataque Directo – Facción Anticivilizadora

 

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Reivindicación de dos atentados realizados meses atras y aportes para el desarrollo de la praxis contra el sistema tecnológico industrial y la civilización, México

por Células Terroristas Por el Ataque Directo – Facción Anticivilizadora

 

Comunicado:

Septiembre 2011. México D.F

El sistema se ha dedicado a engañar a todos los aspirantes a revolucionarios y rebeldes. Su truco es tan astuto que, si hubiera planeado conscientemente, uno tendría que admirarlo por su elegancia casi matemática”

Antes que nada queremos comenzar puntualizando algo que creemos nosotrxs de suma importancia. Para comenzar nosotrxs no somos un grupo organizado y formal, ni siquiera nos hacemos llamar anarquistas, veganxs, ecologistas, nihilistas, primitivistas, o cualquier otro ismo, ya que al hacerlo estaríamos cayendo en el reductivismo al “atacar” o creer fantasiosamente que “atacamos al enemigo” pero solo nos centraríamos en una reducida parte del problema, y así solo satisfaceriamos nuestras necesidades psicosociales-emocionales(como en gran medida los hacen lxs izquierdistas) cayendo así en el juego del sistema del irracionalismo y el de creer que nos estamos revelando contra el mismo, cuando la realidad es muy diferente y lo único que haríamos es el de fortalecer los valores del sistema tecnológico industrial. Pero tal vez algunxs dirán “pero la acción directa es reductivista ya que solo se ataca una pequeña parte del problema y con ello no se ataca todo en si” nuestra respuesta a esto es; si claro, las acciones en gran medida son reductivistas por que ponemos un ejemplo: algunxs individuxs atacan un centro de investigación en biotecnología, al realizar esta acción solo se están centrando en ese pequeño centro y con ello no podrán parar o cambiar algo, tal vez solo momentáneamente el centro que fue atacado pero nada más, los demás laboratorios seguirán operando con normalidad, tal vez con mayor precaución y con mayores medidas de seguridad. Ni aunque un número elevado de individuxs exparcidxs por todas partes del mundo se pusieran de acuerdo para atacar todos los laboratorios de biotecnología se llegaría a un verdadero cambio ya que el sistema tecnológico industrial y todxs lxs que lo sostienen buscarían la manera de mantenerlo con vida sin la necesidad de utilizar la biotecnología como un recurso para artificializacion (recordemos que actualmente existe un sinfín de maneras tecnológicas de artificilizar a lo salvaje). Por ello creemos que las acciones en cierta manera si son reductivistas ya que solo se centran en un pequeño factor del sistema, lo que no creemos que sea ruductivista son las causas o los argumentos que se utilizan para defender dicha acción, así pues, ponemos el mismo ejemplo mencionado más arriba, algunas podrán argumentar que dicha acción se realizó por que la biotecnologia es mala para la “salud” (sea esta lo que sea) humana y porque atenta contra la vida de animales y favorece con millones de pesos, dólares o euros a los “poderosos” en esta argumentación si que se estaría cayendo en el reductivismo e irracionalismo dos cuestiones muy bien arraigadas en la sociedad ya que solo se centraría en unos pequeños aspectos muy reducidos como son la “salud” este término muy deteriorado en las sociedades industrializadas ya que solo es especifica la “salud” individual y física, dejando de lado la psicología y/o neuronal, y la “salud” del ambiente donde nos auto desarrollamos ya que no se puede ser completamente saludable viviendo en un ambiente enfermo (ambientes artificiales). Porque atenta contra la vida de animales, aquí se estaría cayendo en el irracionalismo porque inconscientemente se estaría anteponiendo los sentimientos a la razón, ya que se estaría exaltando ese miedo a la muerte muy bien arraigado a las sociedades civilizadas, cuando lo único que esta cumpliendo la muerte es un inminente proceso de autorregulación y el último, el de favorecer con dinero a algunxs cuantxs este es el más grave problema del reductivismo que tienen lxs izquierdistas al poner al capitalismo como principal y único problema de todos los males y creyendo que colectivizando los medios de producción se llegaría a una vida más confortable dejando el verdadero problema que es sistema tecnólogo industrial.
Atacar a este último (sistema tecnológico industrial) o bazar los argumentos en contra de este es un acto el cual no creemos reductivista ya que actualmente el sistema tecnológico industrial y la civilización están por doquier, y por ello consideramos estos dos como principales causantes de la artificializacion de los sistemas de autorregulación no artificiales y de la dominación de lxs individuxs potencialmente libres, pero ¿por qué centrarnos en estos dos y dejar de lado el capitalismo, las cuestiones de igualdad de géneros, los derechos de las minorías o aspectos similares? ¿ esto no estaría cayendo también en el reductivismo? Responderemos al primer interrogante.

El sistema tecnológico industrial y la civilización han creado (involuntaria e inconscientemente) una buena farsa para todxs lxs activistxs o radicales que se quieran revelar contra los valores del sistema, mediatizando a lxs individuxs y haciéndoles creer que se revelan a favor de algo, cuando lo único que hacen es reafirmar los valores de la civilización y satisfacer sus propias necesidades psicoafectivas como ejemplo, lxs veganxs que están a favor de la liberación animal, la mayoría de esta gente solo está en el “movimiento” para satisfacer sus necesidades psico-afectivas (sentimientos de inferioridad) respondiendo únicamente a cuestiones emocionales así es común que cuando se le pregunte a una persona relacionada con la liberación animal que por que realiza acciones en favor de su causa, esta responda: “por qué lxs animales son nuestrxs amigxs”, “lxs animales también sienten”, “nada justifica el matar a un animal” y razones por el estilo, pero solo usan justificaciones irracionales (sentimentalismos en este caso) como el pensar que los animales son nuestrxs amigxs (ni falta que les hace) cuando ni siquiera individuxs dentro de una misma especie se relacionan de igual manera con otro sujeto ajeno a su manada en muchos casos estxs llegan a la agresión física y hasta a la muerte por defender sus intereses (comida, refugio, espacio territorial, etc.) así que creer que las animales son nuestrxs amigxs es irracionalista por que se están exaltando los sentimientos de afectividad (amiguismo) conocidos como empatía, seria los mismo creer que si algunx de nosotrxs nos encontráramos en la naturaleza salvaje y nos enfrentáramos a algún animal carnívoro y hambriento este nos dejaría en paz porque “es nuestro amigxs”¿algo ilógico no? De igual manera ocurre con otros movientes alternativos mejor llamados izquierdismo (feminismo, clasismo, ecologismo, anarquismo, comunismo, primitivismo, etc.) Que lo único que buscan es el eliminar un pequeño aspecto del problema así pues si las feministas lograran su objetivo (o cualquier otro grupo de izquierdistxs) el sistema aún se mantendría en pie por que sabría asimilar esa pequeña “ruptura”. A las mujeres las mantendría dentro de sus valores, así esta produciría lo mismo que el hombre y la artificializacion se aceleraría (cosa que el sistema ya ha logrado), si los medios de producción se colectivizaran y no existiera el capitalismo, eso no importa mucho para la civilización ya que el avance tecnológico seguiría su curso sin necesidad de utilizar un simbolismo como el dinero de por medio y el proceso de artificializacion de los entornos salvajes seguirá su curso.

Estos solo son unos pequeños ejemplos para poder entender un poco mejor las tendencia en contra de la civilización y del desarrollo del sistema tecnológico industrial y son estos dos en los cuales nos centramos nosotrxs y así contestamos a la según da interrogante y no, no creemos que atacar únicamente a estos dos aspectos sea reductivista ya que la civilización es la que ha dado paso a la dominación a gran escala (animal y natural) así ha artificializando todo a su paso, su cómplice ha sido y será el desarrollo de tecnologías y la industrialización negando así el desenvolvimiento de los individuxs potencialmente libres e impidiendo el desarrollo de sus potencialidades. Es por ello que creemos que atacar el sistema tecno industrial y la civilización en si no es reductivista ya que este es omnipotente y actualmente se encuentra presente en todos los aspectos (alimentos, refugio, relaciones afectivas, etc.) y atacar a la civilización es atacar a un todo. Por estas y otras muchas razones nos oponemos a la civilización pero no solo tenemos arraigadas las ideas anti civilizadoras en nosotrxs, para nosotrxs los teorismos han quedado en el pasado, aunque hoy en día aún seguimos congeniando con algunas posturas prácticas expuestas por algunos teorismos, somos individualistas y misantrospxs, despreciamos los movimientos de masas y lxs humanxs que impiden nuestro libre desenvolvimiento y limitan nuestras potencialidades así como lxs que artificializan la naturaleza salvaje nosotrxs individuxs autonomxs que aspiramos a lo salvaje nos hemos dado cuanta del real problema que afecta hoy en día es la civilización y el avance del sistema tecnológico industrial.

Por medio de este comunicado nosotrxs las células terroristas por el ataque directo – facción anti civilizadora nos hacemos responsables de varios atentados cometidos con explosivos a diferentes organizaciones gubernamentales y de investigación encargadas de mantener o ayudar a sostener el sistema tecnológico industrial es por ello que hemos decidido atacar directamente a lxs responsables utilizando todos los medios a nuestro alcance. Las CTPAD, hemos estado operando en el distrito federal a partir del año pasado con algunas acciones pequeñas y otras un poco mas “grandes” habíamos decidido estar en el anonimato por diferentes razones las cuales expondremos un poco mas adelante, pero mediante este comunicado únicamente queremos revindicar 2 atentados, precisamente para que el gobierno del D.F y el sistema tecnológico industrial sepa que el surgimiento de individuxs radicales que se oponen al sistema tecnológico y la civilización no es mera casualidad y que las “individualidades tendiendo a lo salvaje” no son lxs unicxs decididxs a atacar directamente a lxs responsables de la artificialización (hablando en de individuxs que se oponen a la civilización y al S.T.I dentro del territorio mexicano).

Nos hacemos responsables de la colocación de un artefacto explosivo en la fachada del I.N.E (instituto nacional de ecología) ubicado en sobre el periférico a la altura de los límites de la delegación Tlalpan y Coyoacán dicha acción la hemos realizado a principios del mes de abril del presente año. ¿Que por qué hemos realizado esta acción? Razones sobran pero daremos las nuestras.

El I.N.E (instituto nacional de ecología) es una secretaria perteneciente al gobierno del distrito federal encargada (junto con otras secretarias, centros de investigación y universidades, SEMARNART, INIFAP, SAGARPA, TEC de Monterrey, etc.) de la artificializacion de los sistemas naturales utilizando la biotecnologia como pretexto de un mundo nuevo y feliz (hedonista diríamos nosotrxs). Esta secretaria es encargada de otorgar los permisos necesarios para poder experimentar y/o cultivar productos genéticamente modificados, un ejemplo seria el maíz transgénico que actualmente se elabora en México.

Otra razón para tacar esta institución es porque el I.N.E fomenta el uso de energías renovables, “verdes” dirían lxs izquierdistas que muchxs de ellxs ven con buenos ojos todas estas maneras de seguir manteniendo el desarrollo de la civilización y el progreso tecno-industrial, se regocijan al aceptar (consciente o inconscientemente, racional o irracionalmente) estos métodos “alternativos” de energías eólicas, solares o cualquier otra de las llamadas “verdes” quedándose en el mero acto reductivista de pensar que todo esto será “amigable con el medio ambiente” sin profundizar en lo que todo esto conlleva porque simplemente les ponemos un ejemplo. Muchxs “revolucionarixs” creen en que, si en lugar de utilizar gasolina (que no es otra cosa que un derivado del petróleo) para mover un automóvil se utilizase la energía eléctrica o la energía solar estaría mucho mejor ya que se reducirían en gran medida los gases que provocan el efecto invernadero y así reduciría el calentamiento global, pero cuántos de estos revolucionarixs se han parado a pensar ¿de dónde vienen las partes de los automóviles? (o cualquier otro aparato implementado por el S.T.I) claro! De la dominación de lo que ellxs llaman recursos naturales (que no es otra cosa que los sistemas de autorregulación no artificial), explotación de minas, tale inconmensurable de bosques para poder construir carreteras y/o zonas urbanas para que los automóviles “amigables con el ambiente” puedan transitar y por consecuencia el aumento en la producción de combustibles para poder mover dichos autos, la producción de herramientas y refacciones para los automóviles, el mantenimiento de las carreteras, la construcción de espacios de “recreo” y de “vivienda” para los que se alojen y transiten por ese lugar y un largo etcétera, y ¿a que nos lleva todo esto? Así es el mantenimiento y avance de la civilización. Es por esto (y muchas cosas más, claro) por la que nosotrxs no nos quedamos en las luchas reductivistas e izquierdistas de proteger a la minoría de “explotados” (si alguien sabe diferenciar cual es una de la otra que nos lo haga saber, ya que en gran medida un obrero, mujer, sujeto con preferencia sexual distinta, de diferente raza, participa activamente en el avance de la civilización y la dominación “expoltando” “discriminando” “menospreciando” a todxs aquellxa que creen inferiores de una forma absoluta y en gran medida todxs estaxs individuxs “desprotegidxs” lo hacen de una forma que les produce satisfacción) martirizándolos exigiendo y denunciando que también ellxs tienen derechos.

Actualmente se está llevando una gran campaña publicitaria “a favor del medio ambiente” y esta institución la promueve como si fuera algún tipo de droga nueva para mantener doblegadxs a todxs aquellxs con débiles mentalidades, es por esto que la hemos decidido atacar no solo porque miente con tanta publicidad y reformitas sino porque su único y especifico fin es el de mantener el desarrollo del sistema tecno-inductrial y por consecuencia mantener todo lo que implica la civilización (valores, instituciones gubernamentales o no, dogmas, canones, reglas etc, etc, etc en fin la dominación) ¿pero qué tiene de malo las energías renovables si cuidan y protegen el medio ambiente? La respuesta es un poco más compleja de lo que parece a simple vista y no es porque “beneficia al capitalismo asesino” (lo hemos dicho antes esas cuestiones capitalistas hace tiempo las hemos dejado de lado) si no por que como lo hemos dicho arriba esto solo sirve para la auto-reparación del sistema tecnológico o si no es así, ¿porque hace algunas décadas atrás el cambio climático no le interesaba tanto al sistema como ahora? Por qué hace algunas décadas atrás el cambio climático no era tan amenazante como ahora y si este se llegase a completar, la civilización se vería afectada en gran medida debido al deterioro climático (sequias prolongadas, el derretimiento de los polos, lluvias acidas, fusiones nucleares, etcétera, etcétera.) y tal vez el inminente e inevitable colapso de la civilización y no solo de la civilización sino de todxs lxs individuxs que habitamos el planeta, así pues por esta razón el sistema trata de reparar lo que el mismo ha provocado y de evitar la única posible causa de que el mismo se colapse, (ya que tampoco creemos que una revolución acabe son el sistema).

También queremos hacernos responsables de la colocación de una bomba falsa en el IFaB (este es una institución encargada el la investigación de productos farmacéuticos y biofarmaceuticos) ubicado sobre el periférico, esta acción la realizamos durante el mes de diciembre el mismo día que se inauguraba el COP 17 en la ciudad de Cancún, en dicha acción dejamos una nota explicando el porqué de esta acción (en esta nota se firmó como células terroristas por el ataque directo) y posteriormente se procedió a realizar una llamada dando aviso a la policía sobre la colocación de una bomba.

Así como atacamos esta institución también podemos atacar cualquier otra organización que fomente estas formas “alternativas” de seguir manteniendo el actual sistema, como lo son grupos reformistas, izquierdistas, Green Pece, SEMARNART, animal naturalis, etc. O que artificialice la naturaleza salvaje por medio de tecnologías.

Pero ¿por qué esperar hasta ahora para hacer un comunicado y que sepan de nuestra existencia? Como lo hemos dicho en un principio no nos hacemos llamar anarquistas o cualquier otro ismo (aunque tenemos ideas en contra de la civilización y el S.T.I. pero solo decimos esto para delimitar y entender mejor nuestras posturas) y por lo mismo al no encontrar un espacio afín donde podamos dar a conocer nuestras acciones habíamos decidido actuar sin tener la necesidad de comunicar lo que habíamos hecho, además de que si hubiésemos publicado esas acciones o comunicados en alguna página de internet que no fuese afin, se nos comenzaría a relacionar con cuestiones con las que nada tenemos (ni pretendemos) que ver. Además de que no queremos que las ideas anticivilizacion y en contra del S.T.I. se tornen una “moda” o comiencen a deteriorarse como muchos teorismos lo han hecho, y asi ocurra lo que actualmente pasa con el anarquismo (por poner un ejemplo) que se pude catalogar como anarquista a quien congenie con las ideas anarquistas más arraigadas al izquierdismo como son el comunismo, feminismo, ecologismo, veganismo, primitivismo, pacifismo, etcétera, todas estas con el sufijo anarco, hasta las tendencias más revolucionarias (sea lo que esto signifique ya que tampoco creemos en las revoluciones) como podría catalogarse el insurreccionalismo, individualismo, algunas posturas nihilistas, etc. Y asi se pude hacer llamar anarquista alguien que lucha por la disolución de clases que por método utiliza la “concientización del pueblo oprimido”, hasta un anarquista que lucha en contra del sistema de dominación utilizando el insurreccionalismo y todo lo que esto conlleva (sabotajes, expropiaciones, atentados, etc.) y dadas las circunstancias no queremos que lo mismo ocurra con las ideas en contra de la civilización. Entonces ¿qué fue lo que nos hiso cambiar de parecer? Últimamente hemos visto algunos grupos o individuxs que plantean una postura verdaderamente afin y más que afin, racional y no reductivista sobre el planteamiento de las ideas anticivilizadoras, tal podría ser el caso de las “individualidades tendiendo a lo salvaje” (por poner un ejemplo especifico en el territorio mexicano, ya que también en otras partes del mundo existen individuxs con una crítica al sistema tecnológico, solo que hemos notado que algunxs aún tienen arraigadas ideas sociales y/o revolucionarias) que desde hace no mucho tiempo se han hecho notar con ataques y criticas al sistema tecnológico esto fue lo que primordialmente nos hiso cambiar de parecer sobre el publicar comunicados, el saber que existen otros individuxs realmente críticxs y poco incautxs para tragarse las farsas del sistema y así poder realizar cada unx las acciones correspondientes en contra del sistema tecnológico y estas vengan acompañadas de una verdadera critica en contra del progreso de la civilización.

Así pues queremos concluir remarcando que no somos anarquistas ni siquiera revolucionarios o potencialmente revolucionarios como lo plantea Kaczinski (no creemos en las revoluciones pero hablar de ello haría que nos prolongáramos mas, además creemos que ese tema, sobre las “revoluciones” ya ha sido tratado en uno de los comunicado de las “individualidades tendiendo a lo salvaje” y a dichas posturas somos en gran medidas afines solo habría unas pocas cuestiones que puntualizas en algún otro momento) pero no por eso nos quedaremos con los brazos cruzados o seremos solo unxs intelectuales ya que al hacer esto estaríamos cayendo de nueva cuenta en el juego del sistema. Creemos en la acción directa violenta como medio para atacar una pequeña parte del problema (sobre esta cuestión ya hemos hablado mas arriba) por esto creemos que la destrucción de la propiedad son necesarios ya que en los centros de investigación sobre nuevas tecnologías, laboratorios, universidades, en donde se gestan las pruebas y se almacena toda la información acumulada y sin dicho espacio físico lxs tecnologxs y cientificxs no tendrían donde desarrollarse y desarrollar sus nuevos inventos, así como también es necesario atacar a lxs responsables directxs de la artificializacion de lo salvaje ya que son estxs los que tienen dentro de su cabeza la información y la potencialidad de que dicha artificializacion se realice.

No tenemos miedo alguno sobre las consecuencias que nuestros actos puedan generar, desde la destrucción de algún bien material hasta la muerte de alguna persona, es más hasta nos alegraría saber que a causa de nuestras acciones algún tecnófilo o responsable de la arificializacion ha muerto.

Fuego al sistema tecnológico industrial y la civilización.

Células Terroristas Por el Ataque Directo – Facción Anticivilizadora

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