fonte: Bollettino n. 8 della Croce Nera Anarchica, febbraio 2005
Non ci sono mezzi pacifici, legali per uscire da questa situazione.
Contro la forza fisica che ci sbarra il cammino c’è solo l’appello alla forza fisica,
solo alla rivoluzione violenta.
Errico Malatesta
Abbiamo attaccato alcuni tra i diretti responsabili della violenza e del terrore di Stato, gli esecutori materiali delle torture e dei soprusi che quotidianamente si consumano nelle carceri e nelle caserme nei confronti di chi si ribella e non subisce passivamente il dominio dello Stato e la repressione dei suoi servi in divisa. Ci auguriamo che questa azione sia incisiva tanto quanto comunicativa, in grado di vendicare ogni violenza subita e di terrorizzare coloro che con la violenza legittimano il loro potere.
In questo modo vogliamo proseguire la campagna rivoluzionaria contro il carcere iniziata con l’attacco al DAP nell’aprile scorso ed arricchitasi del contributo dei compagni di Solidarietà Internazionale.
Solidarietà ai prigionieri in lotta contro le torture, i moduli di isolamento e le brutalità del sistema carcerario.
Solidarietà agli anarchici colpiti dalla repressione in Italia, Spagna, Germania e in ogni parte del mondo.
Ai protagonisti delle varie operazioni repressive, magistrati, sbirraglia varia, ed altri loro collaboratori, diciamo: il vostro colpire nel mucchio non farà che accrescere la nostra rabbia, sempre pronta a esplodervi tra le mani in qualunque posto vi troviate. Non ci fermerete.
Viva la FAI Viva l’Anarchia
Federazione Anarchica Informale/Cellule armate per la solidarietà internazionale